Mieli del Piemonte



La storia dei mieli del Piemonte

Sin dal Medioevo in Piemonte veniva praticata l'apicoltura, soprattutto nelle aree pedemontane e montane, in particolar modo nel Canavese e nelle vallate cuneesi. In uno studio del 1922 sui mieli italiani emergeva la specializzazione del territorio subalpino, con ben 22 mieli piemontesi su 43 presi in considerazione.

La produzione

La produzione di miele avviene in quasi tutto il Piemonte e risulta diversificata per le svariate situazioni altimetriche presenti ed una flora altrettanto variabile.
Tra le varietà monoflorali vi sono: 


  • Miele di acacia: è chiaro e fluido ed è il più importante della nostra regione;

  • Miele di tiglio: è un miele cristallizzato con un gradevole aroma;

  • Miele di castagno: è di colore scuro, aromatico e profumato e tende a non cristallizzare;
  • Miele di tarassaco: ha un colore intenso, l'aroma molto marcato e caratteristico e si presenta sempre cristallizzato;

  • Miele di rododendro: è di colore molto chiaro, presenta un aroma assai delicato ed ha una consistenza burrosa.
 


Tra le varietà multiflorali si ha il miele millefiori di alta montagna, di colore chiaro, cristallizza finemente con ottime caratteristiche aromatiche.


Da zone particolarmente vocate provengono i seguenti mieli piemontesi, dalle peculiari caratteristiche organolettiche:


  • Miele di Pragelato: miele millefiori di montagna raccolto durante la piena fioritura del rododendro;

  • Miele della Val Grana: mieli monoflorali di Tarassaco, di Robinia e di Castagno, oltre al millefiori;
  • 
Mieli delle Valli di Lanzo: mieli monoflorali di castagno, di tiglio, di acacia, di rododendro, oltre al millefiori di montagna;

  • Miele Ossolano: miele di tiglio di castagno, di rododendro e di acacia;

  • Miele Biellese: mieli di castagno e di acacia della Valle Cervo; la produzione avviene in pianura, collina e montagna;
  • 
Miele della Val Sangone: miele di castagno ed il millefiori di montagna.

La produzione
La metodica di lavorazione, consolidata nel tempo, prevede le seguenti operazioni: disopercolatura dei favi, estrazione per centrifugazione, filtrazione, decantazione e invasettamento.

Sitografia
http://www.piemonteagri.it
Consorzio tutela e Garanzia del miele

Commenti